Cronache dal secolo scorso: Agosto 1992

By Paul Hanaoka From Unsplash

Mercato decisamente fermo ed uscite a basso costo, in questo mese di Agosto. Come lo scorso anno, pochi dischi da segnalare ed una serie di greatest hits degni delle strenne natalizie.

Apriamo questo lento ed assolato Agosto con il nuovo lavoro di Morrissey intitolato “Your Arsenal”, che si posiziona sul gradino numero 4. Licenziato dopo un anno dal precedente “Kill Uncle”, il terzo lavoro in studio dell’ ex Smiths, prodotto da Mick Ronson, riscuote un grande successo di pubblico, ed anche la critica lo apprezza, tanto da inserirlo tra i migliori cinquanta dischi usciti nell’anno, “Q”, e riceve anche una nomination ai Grammy come Best Alternative Music Album. Differente nelle sonorità dai due precedenti lavori, grazie all’ingaggio di una nuova band, e di alcuni elementi provenienti dalla scena Rockabilly, l’album come è spesso accaduto, è stato oggetto di critiche per alcune posizioni espresse da “Moz”, anti-americanismo, “Glamorous glue”, razzismo e celebrazione del Fronte nazionale britannico, “The National Front Disco” e difesa del fenomeno Hooligans,” We’ll Let You Know”. I brani migliori sono, “We hate it when our friends become successful”, ” Certain People I Know”, “I Know It’s Gonna Happen Someday”. Gradino numero 35 per Thomas Dolby, con “Astronauts & Heretics”. Buon lavoro per l’ artista Inglese, che ha avuto anche un buon riscontro di vendite in patria, tuttavia, a causa della scarsa distribuzione e del genere proposto, negli Stati Uniti, è passato quasi del tutto in sordina. Lavoro comune che vanta le collaborazioni di Jerry Garcia e di Eddie Van Halen, che suona in due brani di pregiata fattura. Le indicazioni d’ ascolto vanno alla traccia di apertura “I love you goodbye”, alla numero 8” Neon sister”, ed alla conclusiva “ beauty of a dream”.

Settimana numero due che si apre con in vetta gli Inxs con “ Welcome To Wherever You Are”. Ottavo lavoro in studio per la band Australiana, che si rifugia in sonorità più grezze e per certi versi sperimentali rispetto ai lavori precedenti. La rivista “Q” li elogia e li inserisce tra i cinquanta migliori album del 1992, considerando questo come il lavoro più coinvolgente e sincero della loro produzione recente. Grande successo anche di vendite tanto da farli essere la prima band Australiana ad andare in vetta della uk chart, dopo “Back In Black” degli AC/DC. Per i brani migliori, rivolgersi a “Heaven sent”, “Not enought time” e “Beautiful girl”. Gradino numero 13 per Joe Satriani ed il suo nuovo lavoro intitolato “The Extremist”, licenziato dopo tre anni da “ Flying In A Blue Dream”. Album completamente strumentale dove a “cantare” è letteralmente la chitarra di Joe, capace di raggiungere livelli di virtuosismo altissimi, ma anche di non perdere mai di vista la componente melodica. Ne esce un lavoro molto ascoltabile, anche per chi non è propriamente abituato al susseguirsi di brani senza mai una voce che declina testi. I pezzi migliori sono, la delicata “ Tears in the rain”, la sognante “Cryin’ ” e la conclusiva e notturna “New blues”. Saltiamo a piè pari tutta una serie di raccolte che secondo chi scrive sono servite solo come riempitivo e poco altro, le elencheremo solo per puro spirito di cronaca: posizione numero 22 per “ Floored Genius, The Best Of” Julian Cope, 24 “The very best of Supertramp”, 32 “Souvenir Pack” di Michael Jackson.

Terza settimana che vede i Throwing Muses sul gradino numero 13 con “Red Heaven”, lavoro numero cinque in studio per la band di Newport. Forte delle ormai classiche sonorità Alternative, il disco è stato inserito nella posizione numero 38 dalla rivista New Muscical Express tra i migliori album del 1992. Tra i brani migliori segnaliamo “Furious” e “Backroad”. Scorriamo giù fino al gradino numero 42 dove troviamo Gary Numan con il suo “Machine + Soul”, licenziato ad un anno dal precedente “Outland”, questo lavoro segna un se non il più basso punto creativo del musicista inglese, lavoro, che è stato pubblicato per necessità, Numan infatti era pieno di debiti e fu costretto per poterli risanare, a mandare sul mercato questo lavoro che per poter vendere il più possibile, risulta molto radiofonico, ma allo stesso tempo non in linea con il progetto musicale portato avanti fino a quel momento. Lo stesso Numan racconterà poi, che è il suo disco meno rappresentativo in assoluto, che ha cercato di convincersi che gli piacesse, ma che dopo poco capì che non era vero. Ed ancora, che dopo l’ uscita di quel pessimo lavoro, ha pensato seriamente di abbandonare il mondo della musica. Per dovere di cronaca citiamo comunque “Emotion”, “ The skin game”, e “Machine + soul” come brani migliori del disco.

Chiudiamo con l’ ultima settimana che vede in vetta alla chart la raccolta “The Best 1” The Smiths. La curiosità di questo mese è vedere nella prima settimana in vetta Morryssey, e nell’ ultima sempre in vetta il gruppo che lo ha portato alla celebrità. La raccolta essendo antologica, racchiude in se tutti i migliori singoli della band inglese, ricordiamo quindi “Girlfriend in coma” e “Please, please, please let me get what i want”

Per questo mese è tutto, Qui trovate la consueta playlist di spotify. Al mese prossimo, Stay Tuned

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